100 anni di valle dell’Isonzo
Una settimana per raccontare il passato ed il presente di un’area in cui è stata segnata la storia italiana ed europea e se ne costruisce il futuro. Punto di incontro di tutte le iniziative è stato il bunker, creato per l’occasione e riproduzione fedele di quelli utilizzati nelle sanguinose battaglie del Fronte Isontino. Con una media di 70.000 contatti giornalieri, la struttura bellica ha avuto il duplice compito di ricordare a tutti un passato non poi così lontano nel tempo ma che all’interno ha svelato una regione ricca di cultura capace di riunire gastronomia d’eccellenza, splendida architettura e l’adrenalina di sport estremi ad alta quota o tra le rapide del fiume Isonzo. Durante il weekend poi storia e futuro sono andati letteralmente a braccetto. Direttamente dai libri di storia, un giovane uomo in uniforme storica, reso in bianco e nero grazie ad un complesso lavoro di make-up e una giovane donna contemporanea si sono uniti alla stampa e ai milanesi raccontando dai propri punti di vista l’eredità storica e la frizzante contemporaneità che nella Valle dell’Isonzo si fondono per accogliere i turisti. Con queste iniziative l’Ente Sloveno per il Turismo ha scelto di promuovere una cultura ricchissima abbandonando le soluzioni più tradizionali di comunicazione istituzionale e adottando metodi non convenzionali per incontrare un pubblico più ampio non necessariamente appassionato di storia o natura. Il successo della campagna è stato comprovato dalla visibilità ottenuta sui media italiani e sloveni e dall’entusiasmo dimostrato dai milanesi nello scoprire meglio una regione conosciuta ai più solo per le battaglie della Grande Guerra.